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La scalata

Su un versante
cercando di raggiungere
una vetta inesistente.
Pioggia di sassi, macigni
assalgono corpi
ormai esausti,
che si inchinano
ai voleri
di chi è al di sopra di tutti.
C'è da conquistare il sole,
di cui gli anni sono orfani,
ma è lontana la cima,
inesistente,
il timore fa inciampare
il respiro,
mentre il vento scuote
i rami degli alberi.
Ma l'animo trasecola
quando raggiunta
finalmente la cuspide,
avverte la bellezza
dello zoccolo
dove maestoso
emergono
senza orpelli
bellezze
mai viste
nè apprezzate
prima...
Si aspira al riflusso,
ma è tardi...

 

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5 commenti:

  • loretta margherita citarei il 27/01/2012 20:52
    ottima poesia molto brava
  • Anonimo il 27/01/2012 14:55
    bellissimi versi e stupenda metafora... molto bella...
  • concetta il 27/01/2012 12:09
    grazie, gentile
  • karen tognini il 27/01/2012 12:05
    Splendidi versi Concetta... Complimenti!!!!

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