Ritrovo un piccolo taccuino
in pelle marrone bruciato.
Sfoglio pagine datate
mie prime poesie
vergate con biro nera.
Scrittura sbiadita dal tempo
emozione mi prende
quanti pensieri
volteggiano danzano,
come note musicali.
Allora, quando beltà splendea
aleggiavano
nella mente sogni,
ali dorate a rincorrere
fantasie.
Oh! giovinezza, giovinezza!
Tu fuggitiva...
Ora, il mio tempo
macina altro tempo,
ma il mio cuore
è sempre giovane.
Ancora
un dolce languore
mi assale.