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Rave party

C'erano dieci - venti
ragazzi come me
ammassati in'unica stanza rovente
e tutti che si facevano
di erba, di hashish
di vino e di birra.

Dalla fragile luce
di candele consumate
vedevo i tumefatti volti
sprofondare ed emergere

emergere e sprofondare

nell'oscurità delle nostre chimere.

Impercettibili erano i nostri pensieri
sommersi in un bicchiere
divenuti cenere
persi chissà dove
svaniti nel fumo come canne al vento.

Ed io stordito attendevo solo
che la notte rigurgitasse il sole
mentre ardeva la mia anima
con il demone che porta sete.

Ma la notte
povero me
avvolge sempre tutti
nel suo nero manto stellato.

 

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8 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Raffaele Arena il 02/02/2012 23:05
    Stefano Rossi è autore di qualità. Perchè gioca sull'esperienza della sua vita, talvolta drammatica, e la rilancia pian piano acquisendo stile, ritmo, forza, padronanza di questo meraviglioso mezzo che è la poesia. Questa la reputo, se non la migliore, come maturità, seppur nel suo ancora breve percorso, una tra le più belle. Avanti così Stefamo. E che lì àstemia sia con te!

8 commenti:

  • Anonimo il 10/02/2012 18:43
    ti definirei il poeta della gioventù, questa festa in balia dei fumi dell'incoscienza che si trasforma in tristezza, queste parole esprimono in tutta la loro essenza parte di vita...
  • giuseppe bevacqua il 06/02/2012 09:28
    ste.. la vita è un soffio di vento, solo chi ha orecchi può sentirne il gemito. Tu lo senti...
  • STEFANO ROSSI il 03/02/2012 10:37
    ho solo un grande maestro. PANCRAZIO IL POETA DELLO SPAZIO!!!!! grazie mille
  • STEFANO ROSSI il 02/02/2012 17:24
    Grazie Teresa e BELLA DOMANDA! mi complimento.
    Bhè la notte che descrivo non è un sole rigurgitato, nè tantomeno la speranza di un nuovo sole,
    è solo un lasso di tempo perso nell'oblio.
  • Teresa Tripodi il 02/02/2012 15:55
    stefano hai descritto... la cosa che piace è la chiarezza di quello che hai raccontato... e dopo ciò ti diche che la domanda esiste e come: Cos'è la notte che descrivi??? il sole rigurgitato oppre la speranza che sia un sole nuovo???
  • STEFANO ROSSI il 02/02/2012 15:21
    Vi piace????? ne sono contentissimo. pensavo di aver scritto una stronzata (e scritta male tra l'altro...) ma sapere che vi è piaciuta e vi ha dato un qualcosa mi rende davvero felicissimo, grazie...
  • Vincenzo Capitanucci il 02/02/2012 15:15
    Bellissima Stefano... ottima descrizione... aspettando che il nostro corpo rigurgitasse il sole... ma rimaneva solo il nero di un cielo stellato...

    paradisi violentati...
  • Anna Rossi il 02/02/2012 15:10
    gioventù che sprofonda nel suo delirio di autocommiserazione. ma perchè non viene la notte a portare via i demoni che abitano i loro cervelli. c'è tanto sole, tanto spazio, e dolore e miseria nel mondo che attendono chiusi nella speranza di un nuovo domani..
    Stefano, un testo così vero, così crudele..

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