lastre di ghiaccio
levigato e duro
schiacciano le case
sotto i tetti bianchi,
su strade imbiancate
figure evanescenti
vanno in silenzio
seminando la neve uniforme
di tangibili orme.
Freddo.
L'avida gola del camino
inghiotte
le monachine a frotte
nate con crepitio sommesso
dai vecchi nodosi ciocchi.
Le vitree pareti della finestra
stillano rugiada...
Osservo angosciata
la furia del gelo
abbattersi sui verdi germogli
dei rosai
e mi si stringe il cuore.
Ripiombo nel senso di tristezza
che la speranza allontana
...
M'appare la primavera un sogno
irraggiungibile, lontana,
complesso miraggio di fatamorgana.