Pianeta vivo
ti ribelli all'egoismo umano.
Trema il nostro piccolo mondo a cui tanto siamo aggrappati,
terremoti allontano le zolle galleggianti
dei piccoli borghi che abbiamo conquistato nei secoli.
Palazzine mal edificate crollano alle tue vibrazioni,
paradisi terrestri spazzati via da maremoti.
Anche la romantica spolverata della neve
in un mondo alla deriva causa morti.
Roma sotto la neve,
la laguna ghiacciata
scenari a dir poco apocalittici
tutti i giorni si susseguono.
E pure continuamo a inquinare,
petrolio, suoni, tecnologia, veleni
continuiamo ad approfittare nonostante i suoi continui sbuffi.
Il pianeta vive,
respira
si scrolla
e noi piccoli esseri insignificanti
abbiamo avuto la pretesa di volerlo domare
di volerlo rinchiudere come una tigre in una gabbia.
Ma ora si ribella,
urla,
scalcia,
reclama la sua natura
rivuole la sua potenza,
la natura prevarrà sull'uomo,
lo sconfiggerà nel suo intimo,
nelle sue sicurezze,
e solo quando avremo visto il fondo del bicchiere
come ogni volta capiremo che dobbiamo ritornare primitivi,
tornare all'essenziale
forse tornare poveri
per poter riapprezzare le piccole cose che ci circondano.