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Affaticata dal mondo

Mi sento affaticata dal mondo
nel quale non ho mai confidato
perché è il solo teatro
dove -regista- gioco i ruoli
del mio stesso destino.

Chi reagisce rabbioso
Chi attende l'evento
Chi s' illude d'aver in mano la sorte
Chi piange imbelle e rinnega.

Non ho ancora deciso
con chi voglio stare,
mi sento affaticata dal mondo
che pur amo nella sua indifferenza.

Per continuare a sperare
- cosa che so fare con forza-
rimango in attesa dell'alba
nel rosso regale che assorbe
i profili d'ogni cosa terrena.
Nella sua lama alle soglie
vedo purissimo il sole,
la cui luce a metà del meriggio
è già vanamente corrotta.

 

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13 commenti     5 recensioni    

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5 recensioni:

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  • Anonimo il 10/02/2012 16:18
    solo chi vive intensamente poi si sente stanco... davvero brava!
  • Raffaele Arena il 10/02/2012 00:56
    Mariateresa esprime in modo eficace un senso di stanchezza. Di persona disillusa da troppe cose che vanno così così. Sicuramente ha deciso di stare con se stessa e lo dimostra in questa chiara dichiarazione, con belle visioni, nonostante la malinconia che affiora.,
  • Alessandro il 09/02/2012 21:24
    Un mondo indifferente che ci affatica, la pura luce del sole si corrompe in poco tempo, eppure ce n'è a sufficienza per consentirci di sperare ancora. Piaciuta molto
  • Grazia Denaro il 09/02/2012 16:18
    Chi si sente sconfortato dal mondo, prima di dare la colpa al mondo, dovrebbe chiedersi qual'è il suo atteggiamento verso il mondo, dovrebbe fare una sana introspezione e poi darsi una risposta vera e sincera. A volte diamo la colpa agli altri senza analizzare il nosto comportamento. D'altronde l'autrice nel suo scritto afferma che ama il mondo nella sua indifferenza, non è incoerenza accusare il mondo quando a lei va bene così com'è!
  • senzamaninbicicletta il 09/02/2012 15:52
    sconfortata e sconfortante se non fosse per "continuare a sperare
    - cosa che so fare con forza-" sarebbe una poesia tristissima. eppure da te si prepara il carnevale... tira fuori il tricorno col velo e vai a caccia di un po' di follia carnascialesca nelle calli e nei campi. Mi hai detto che vorresti solo scrivere, non sono daccordo, ma se vuoi fallo perché ti riesce molto bene

13 commenti:

  • Anonimo il 17/02/2012 11:13
    Molto apprezzata. Come ho detto altrove, non sono molto bravo nel commentare una poesia: preferisco limitarmi a leggere quelle che trasmettono qualcosa e goderne. E questa tua fa parte di quel grupppo.
  • - Giama - il 10/02/2012 13:34
    Per continuare a sperare
    - cosa che so fare con forza-
    rimango in attesa dell'alba
    nel rosso regale che assorbe
    i profili d'ogni cosa terrena.
    Nella sua lama alle soglie
    vedo purissimo il sole,
    la cui luce a metà del meriggio
    è già vanamente corrotta.

    quando ho letto questi versi ho pensato che avrei voluto scriverli io, esattamente così...

    molto molto belli!

    ciao
    Gia
  • vincent corbo il 10/02/2012 12:15
    Al di là della bellezza (indiscutibile) delle tue opere, la tua poetica è sempre ricca di nuove sfumature, si scorge sempre un nuovo colore (è proprio vero che i colori della nostra anima sono infiniti).
  • Alèd il 10/02/2012 09:37
    Dove e con chi? L'eterno dilemma di chi è sempre in viaggio...
  • Anonimo il 10/02/2012 08:51
    mi piace... il mondo.. teatro, dove" regista gioco i ruoli del mio destino"... mi hai ricordato shakespeare con una sua metafora sul teatro "è lo specchio del mondo" al contrario, ma il succo è quello... forte introspezione in questa lirica... insoddisfazione che credo appartenga ad un inconscio collettivo... un po' di tutti. Ma alla fine un velo anche se sciatto di speranza... molto bella morry... un bacio
  • loretta margherita citarei il 09/02/2012 20:45
    la pesantezza del vivere in questo mondo così bello ma che viene guastato dalla negatività delle persone, ottima poesia condivisa
  • mariateresa morry il 09/02/2012 17:55
    tre " tre prettamente " mi sembrano troppi
  • Grazia Denaro il 09/02/2012 17:30
    Mi sono attenuta al suo scritto, prettamente a ciò che lei ha scritto e non sono andata avanti neppure d'una virgola, se a lei piace sentirsi dire cose che le piacciono, qua siamo per dire prettamente ciò che cogliamo da quello che si mette per iscritto. D'altronde non penso d'averla offesa con le mie affermazioni prettamente rivolte a ciò che lei stessa ha scritto.
  • mariateresa morry il 09/02/2012 17:27
    Ringrazio Salva, che ha colto il senso del mio scritto.. La frase evangelica, cui io ho pensato nel dire che amo il mondo pur nella sua indifferenza,è il vero riferimento del testo. Non ha niente acchè vedere con il fatto che il mondo piaccia per come è o che ci vada bene. Possiamo amare il mondo, la gente e nel contempo comprendere anche che si è diversi e, senza necessariamente cedere alla sue lusinghe, soffrirne...
  • Anonimo il 09/02/2012 17:19
    Una profonda introspezione sulla propria realtà, sul proprio vivere quotidiano, sul mondo.
    Il mondo come espressione della propria umanità in cui siamo costretti ad assumere ruoli e a vivere situazioni, non sempre pienamente condivisibili.
    Un mondo in cui traspare il meglio e il peggio dei valori umani; il mondo che affatica e che ci costringe a vivere sempre vigili. Sì perché, come diceva Gesù, siamo nel mondo, ma non siamo del mondo.
    Un mondo che, malgrado tutto, sentiamo nostro perché ne facciamo, umanamente, parte.
    Questo è ciò che avverto. Brava Mariateresa!
  • mauri huis il 09/02/2012 16:49
    Mah, io non ci vedo tutto sto sconforto. Affaticata vuol mica dire disperata. E poi è molto bella, anche se lievemente melanconica, l'immagine che riesci a dare del sole al tramonto. Ma tutta la composizione è bella è varia. Per intenditori. Per il resto mi ricordi una tigre nel folto. Anche quando sembra annoiata, la zampata è sempre in agguato.
  • mariateresa morry il 09/02/2012 16:26
    Gentile Denaro, Lei non ha capito assolutamente nulla della mia poesia, poichè nemmeno mi conosce La prego di astenersi dal dedurre cose che non sa; che ne sa Lei se a me il mondo va o meno bene come è? Che ne sa lei della mia vita? Cosa c'è di strano e incoerente nell'amare il mondo anche se lo si sente indifferente? Se poi lei cerca nelle Poesie la coerenza o la Logica, allora è meglio che si dedichi alla matematica. Saluti. MOrry
  • Gianni Spadavecchia il 09/02/2012 16:18
    Il mondo che ti sconforta e ti affatica.. Non hai neanche più forza di mettere un piede avanti.. dai, ci siamo noi!

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