Canto l'amor perduto
dalla notte dei tempi
sbruciacchiato vicino un fuoco
in una caverna dopo che
mi ero salvato, al riparo con te
da un tirannosauro.
A quel tempo avevamo già
come gli antenati
il televisore in pietra.
E ci baciammo appassionatamente
ad ascoltar una canzone
del festival di San Zeno.
Solo che il tirannosauro
non era morto
e il suo ultimo colpo di coda
fece franar tutto.
E solo in quel momento
su di te bocca a bocca,
per paura e digestione
ti spettinai con un rutto.
Ma il nostro amore
era così grande che
salvi l'indomani
tu con una permanente originale
mi dicesti: amor, anche domani
mangiamo starani animali,
chissà che color mi darai alle mèche!