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ti insegnerò

Ti insegnerò a volare.
Non so quando ma ti insegnerò a volare.
A volare sulle asperità della vita,
a volare sui sentieri in salita,
a volare sulla rabbia che hai dentro,
a volare sui pensieri per cui stai soffrendo.
Ti insegnerò a volare e sarò tuo maestro d’ali;
non ti dico:”adesso” né se sarà domani.
Forse sarà la prossima esistenza che ti vedrà sospesa, leggera,
mossa solamente dalla tua coscienza.
Io ti ho visto in questa ed eri bruco.
Ora sei farfalla.
Ho visto il tuo mutar in questa tua forma più bella.
Vedo i tuoi voli che, brevi, ti portano sul mondo che vedi.
Osservo il tuo stare con tutta te stessa: la mente, i pensieri, la tua fantasia;
la ricerca continua di un luogo sicuro, profondo.
Sopra a questo Orizzonte ti vorrò portare chiedendoti, allora,
di abbandonare il colore, le tue ali leggere.
Ti spingerò a salire, a salire
raccogliendole in volo le piume, quelle nuove,
che ti faranno volare.
Stesso cielo. Stesso mondo con i fiori lì, sotto.
Stessa vita di uomini con lo scorrere lento di un tempo mai rotto.
Tutto uguale
per sempre e da sempre
ma starai lassù, in alto
con gli occhi e la mente.
Ti insegnerò a volare
e così come eri la bella più bella di tutto un giardino,
da regina dei cieli lo sarai ancor di più e
in quel tempo non avrai mai bisogno che
io
ti stia
vicino.

 

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3 commenti:

  • Giorgio Carana il 24/06/2007 23:03
    ti lascerò. Era ti lascerò. Con Anna Oxa

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