username: password: dati dimenticati?   |   crea nuovo account

Inquisizione

appiattita nell'arroganza
della retorica qualunquista
d'ignoranza offesa e malaugurio
resta inutile straccio la parola
e la poesia si perde nei versi

della filologia tradita
da superbi sedicenti inquisitori
ch'onde purificar l'eresia
s'appressano al rogo
per dar fuoco alla poesia

 

6
5 commenti     2 recensioni    

un altro testo di questo autore   un'altro testo casuale

2 recensioni:

  • Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
    Effettua il login o registrati
  • Don Pompeo Mongiello il 03/02/2016 09:03
    Piaciutissima, avrei voglia di risentirti amico mio!
  • cristiano comelli il 28/02/2012 20:11
    Già, l'inquisizione. Bene ha fattoa parlarne, caro amico, ci ricorda periodi inquietanti e vergognosi della storia della chiesa in cui chi non si accodava al verbo biblico-evangelico, o meglio, cercava di fondare una scienza autonoma dalla teologia,, era fatto fuori senza pietà e spesso non solo in senso figurato. Così accadde a Galileo. E come dimenticare quanto accadde a Charles Darwin allorchè compì ricerche fondamentali sull'evoluzione e sulla selezione naturale rivoluzionando la scienza moderna? L'auspicio è che la chiesa abbia finalmente imparato a non inquisire per partito preso e a confrontarsi con una scienza laica che desidera soltanto il bene dell'umanità. Non si tratta di soffocare la fede, evidentemente, per chi la possiede, ma di riconoscere alla scienza quella dignità che le si deve per il grande, insostituibile ruolo nello sviluppo del mondo. Complimenti e cordialità.

5 commenti:

  • mariateresa morry il 03/03/2012 00:35
    Senza, essere dei maestri di " assolo " è molto arduo e facilmente incompreso, quando i più vogliono restare omologati nel coro... Non resta che insistere sulle proprie strade e scelte..
  • mauri huis il 29/02/2012 22:12
    Inquisitori che sono sempre sedicenti e distruttori ed eresia che è sempre stata la mia passione mi bastano e avanzano per dirti che hai ragione. Eppur qualcosa scappa loro sempre ed è quella la cosa che poi... diventa poesia.
    Complimenti e saluti.
  • mirtylla il 29/02/2012 16:00
    Ma scusa smib, ieri non hai scritto "Requiem?"... ... ...
  • Teresa Tripodi il 28/02/2012 22:48
    E le ceneri al vento... isterismo... cattiva sorte... non ci saranno piú se le streghe vengono al rogo... e donne furono accusate di stregoneria e zacchete tutto brucia... vuol dire che muore e se si muore si muore... hai scritto cosa potrebbe essere quindi ancora la poesia esiste ed esiste davvero... OTTIMA!!!
  • - Giama - il 28/02/2012 22:44
    sicuramente abbiamo in comune l'amore per la poesia (amore che tu esprimi molto meglio di quanto non faccia io);
    e fa male vedere la poesia "inquisita" e come dici tu appiattita nell'arroganza...

    la metafora è giustissima: bruciata al rogo per eresia...

    fa pensare il fatto che il termine eresia derivi dal greco e significhi "scelta"...
    qual'è lo stolto che osa condannare una scelta e soprattutto vuole giudicare chi sceglie "le migliori parole possibili e le dispone nell'ordine migliore"?

    L'unico modo per sconfiggere gli inquisitori (di qualunque genere)è difendere questa scelta!

    complimenti e un saluto

Licenza Creative Commons
Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0