Dalle pozzanghere sono discesi
piccoli oracoli della notte,
casualità di una creazione
su i nostri giorni comuni
finestre
dalle quali
i buchi delle contrade sono reti
di mani al lavoro
che di sera sfiorano le labbra chiuse ai loro figli
e ne allacciano le suole
a un metro dal suolo che le ha sfinite
per cercare un rifugio con le proprie dita
in cui annodare lo sgomento
alle restanti fatalità
del tempo.