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Dove finisce l'universo

Il lento respirare delle stelle
ipnotico lontano luccichio,
assisto al silenzio
mi culla
docilmente si estende
espande, soffio sospiro
nel tempo infinito.

Anestetico abisso
rovescia introversi spazi
in dimensione suadente
carismatico, sfuggente ideogramma
incide il nero antracite
di una platea cristallizzata
scabra d'amore.

Percepisco solo schegge luminose
ibernate nel gelo siderale
in assoluto cromatico contrasto
riflette lucidi frammenti,
pietosamente mi avvolgono
seducente delirio implode
proiettandomi la
dove finisce l'universo.

 

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1 commenti     2 recensioni    

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2 recensioni:

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  • Anonimo il 04/08/2014 12:45
    Una lirica introspettiva molto profonda e significativa ove primeggia lo stupendo volo astrale della mente dell'autore : testo veramente bello. Sinceri complimenti!
  • Alessandro il 03/03/2012 14:44
    Non è mai facile descrivere l'immensità dell'universo, figuriamoci la fine. Le nostre piccole menti, a volte, non riescono a concepire una tale enormità. Tu, servendoti di immagini potenti ed eterne, dipingi efficacemente un viaggio emotivo oltre ogni confine. Complimenti

1 commenti:

  • Mara il 02/03/2012 17:41
    Bellissima la tua descrizione di un cielo di stelle. È vero ipnotizza e trasporta in "dimensioni" di tempo e spazio difficili da dire.

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