Nutre la rupe fiorita, scalda
sottili dita rilegano la vita
sii il pergolare invano
ridona la mano
trapassa il gelo nel velo
scende disteso l'umido telo
accolgo ingenuo il gioco mistero
rumina invero
occhio trema
la ciglia si dimena
scorda sinistra
lo sguardo sordo
canta la svista
sorridi attonito
sull'oroscopo invaghito.