il momento è infausto, contemplo il cielo
avverto a distanza l'angosciante varco
con le sinistre mura sbiancate dal gelo
il pertugio è dimesso, la strada mi abbaglia
con sospetto abbandono il freddo spiraglio
miro indolenti nubi come truce avvisaglia
aspro è il cammino, tortuoso e aguzzino
altri ignoti pensier ne mutan l'effige
la prudenza mi scorta nel tetro giardino
dall'aspra selva i pruni sciolgon i raggi
che l'astro, furtivo grava sulla nuda pista
perfide ombre dipingon dolenti messaggi
nel brutal percorso da rotta mai immutata
un bieco segno donerà il perfido periglio
ahimè dell'ultima via dall'uscita mai fissata
fu noto che l'oscur dilemma d'umana sorte
mai sia igual per ogni pia, mortal essenza
narra sarà smarrita fede di benigna morte