Perso in un tempo non mio,
perfezione di un attimo
troppo breve nel suo stesso essere
mentre l'ombra accentua il grigio
silente preludio d'alba promessa.
Conosco il tempo
il profumo della mia terra
storie di gente
che visse mille anni orsono
orbite vuote di teschi senza nome
pietre corrose da una storia che non ha tempo
è come un tempo senza storia,
una collana d'anelli dorati
dal filo d'argento come raggio di luna
che sale in cielo senza apparente meta
se non ricerca di stella lontana
testimone silente di nomi e grido
pianto e gioia, gloria e disfatta
fatto d'orgoglio d'Italico essere.
Come arto strappato,
sepolto in terra consacrata
persa per vile baratto d'ideologia corrotta
mentre naturale riverbero ricompone il pasol.
Ogni uomo sa d'essere chiuso nel suo attimo,
poi solo polvere dispersa nell'universo
freddo vuoto fatto di silenzio
rotto solo dal suono di mille e mille voci
prigioniere in una tomba
senza più il calore del sole,
e peggio, persa nel buio della memoria.