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La porta d'un cuore

A volte una foto
scattata in un momento
per niente particolare
né emozionante
inaspettatamente lo diventa
grazie a una fortunata
casualità.
Lo stesso può succedere
con le poesie
che sono grafie
scattate con la mente
e scritte con la penna
o una tastiera.
E non è detto
che sia meno vera
quella che non è fedele
o quella che mente
per ricreare un'emozione:
della verità
chi se ne importa
se serve ad aprire
d'un cuore una porta.
E non è detto neppure
che in questo caso
il merito sia inferiore
perché è spesso per caso
che si apre la porta
d'un cuore.
Dimenticavo:
ne basta uno
perché non sia vana
e non mille
se è solo ruffiana.

 

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8 commenti     0 recensioni    

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8 commenti:

  • stella luce il 10/04/2012 19:16
    pensieri molto condivi questi che hai espresso... la poesia, lo scritto devo lasciare qualcosa nel cuore e non servono metriche, o giri strani... devo lasciare emozioni a chi le legge...
  • gina il 03/04/2012 08:08
    Veramente pensiamo che una frase avrà lo stesso significato per ogni persona che la leggerà? Ciascuno, in base ad esperienze e sensibilità proprie, vi leggerà sfumature diverse e forse, ciò che per lo scrittore potrebbe sembrare banale, per qualcuno è una chiave per aprire la sua porta del cuore...
  • mauri huis il 01/04/2012 22:52
    Troppo buoni tutti. Forse sono stato un tantino brutale, ma veramente non credo ci sia sempre un nesso consequenziale tra intenzioni e risultati di un'opera d'arte. E, in fin dei conti, cosa importa?
  • Anonimo il 01/04/2012 22:10
    La porta si apre e si chiude come il cuore che apre e chiude le valvole al temnpo della vita e del sentire... la poesia è un pulsare involontario... se senti... vivi!
  • Anonimo il 01/04/2012 21:02
    "E non è detto/ che sia meno vera/ quella che non è fedele/ o quella che mente/ per ricreare un'emozione": è un assunto di capitale importanza: bisogna in poesia essere onesti con se stessi o si può fingere?? Saba propendeva per la prima opzione, bollando d'Annunzio come poeta disonesto che finge passioni non sue. L'emozione, però, che la poesia sa suscitare - quando è poesia - forse giustifica anche la disonestà del poeta: il fine, insomma, giustifica i mezzi. io penso questo: il poeta "fingitore" - espressione di Pessoa che mi piace molto - può darsi finga per appropriarsi, almeno sulla carta, nella tensione dell'animo, di ciò che desidera, di ciò che vorrebbe essere, pure se nella realtà le cose non stanno così.. Bravo Mauri!
  • Vilma il 01/04/2012 19:01
    Se la poesia riesce ad arrivare al cuore del lettore, significa che anche chi l'ha scritta ha aperto il suo cuore.
  • salvo ragonesi il 01/04/2012 18:23
    ne basta uno perche non sia vana. il poeta ci prova sempre anche poetando veramente vera salvo
  • Anonimo il 01/04/2012 18:08
    Emozionare è avvicinarsi o aprire la porta di un cuore ed è magia quando accade, comunque, specialmente con il poetare.

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