username: password: dati dimenticati?   |   crea nuovo account

Il Nomade e la Locomotiva

Si stemperano sui binari del mio viso i motivi del Tuo folle sferragliare fendendo aree di sole ed infiniti gemiti di vento

non lasciare ai miei occhi nomadi il silenzio incalzante dei marmorei gradini della stazione dove tutto giace

non ho nessun bagaglio di vita poche idee di come vivere nel mondo e sono di poco peso al tempo

Amo
attraversare paesaggi in movimento villaggi arrampicati sui monti senza fermarmi in alcun luogo dove non vi sia un cielo azzurro

cederò il mio posto al primo che mi guarda negli occhi con simpatia
viaggerò in piedi senza meta
in bilico fra due vagoni

ho una stella biblica nel cuore una foto di Lei come passaporto per infrangere le anguste frontiere della vita e prati verdi nell'anima volteggianti verso lidi sconosciuti

non privarmi della Tua ferrea ombra sbuffante d'Amore

 

un altro testo di questo autore   un'altro testo casuale

1 recensioni:

  • Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
    Effettua il login o registrati
  • Anonimo il 04/04/2012 17:20
    Il nomadismo è tipico della naturalità e della spontaneità. Da quando siamo diventati stanziali, viviamo di abitudini e di cose già approntate. Abbiamo perso la freschezza del nostro essere liberi cittadini, del nostro essere liberi, del'essere frutto della creatività del proprio pensiero, del proprio sentire, del proprio io.
    Anche l'amore è nomade quando viaggia con noi seguendo l'orientamento verso quella libertà sconosciuta ma riconosciuta, di volta in volta.
    Bravissimo Vincé!

10 commenti:

  • Don Pompeo Mongiello il 08/04/2012 18:50
    Un plauso sincero e dovuto per questa tua eccezionale!
  • denny red. il 05/04/2012 07:59
    cederò il mio posto..
    ho una stella..
    non privarmi.. non lasciare..
    Dirti cosa.. Vince, tu scrivi sempre bene, ma questa va oltre.. e son rimasto li.. Incantato senza più una parola.. Bravissimo!!! Come Sempre.. Ciaooo...
  • Anonimo il 04/04/2012 21:44
    sorry libellula
    ps auguri Vincè una serena e felice Pasqua di cuore...
  • Anonimo il 04/04/2012 21:44
    libero come libellusla Vincenzo.. come l'animo di un poeta... un viaggio che non ha fine... bella...
  • Anonimo il 04/04/2012 21:11
    Fantastica Vincenzo! Un cantore di grande ricchezza, meraviglioso!
  • loretta margherita citarei il 04/04/2012 19:30
    non lasciare ai miei occhi nomadi il silenzio incalzante dei marmorei gradini della stazione dove tutto giace...
    bella e significativa, buona pasqua cap
  • Alessandro il 04/04/2012 18:56
    Il viaggiatore e la macchina. Lui senza meta e bagagli, poche idee, alla fermata della stazione. Un viaggio senza meta, riservato a chi è di poco peso al tempo. Ottima
  • Anonimo il 04/04/2012 18:22
    Eccola qua, la poesia di Vincè!
    Bellissima, condivido il pensiero di Salvatore... ovvio.

  • Anonimo il 04/04/2012 17:20
    La vita come un treno che corre attraverso il tempo. I più fortunati siedono accanto al finestrino e si godono il panorama.
    I più sfigati viaggiano in piedi nei corridoi...

    Questi e altri pensieri mi vengono alla mente leggendo la tua poesia. ***** Molto apprezzata. Franco
  • karen tognini il 04/04/2012 17:12
    Bellissima Vincenzo... ho una stella biblica nel cuore una foto di Lei come passaporto per infrangere le anguste frontiere della vita e prati verdi nell'anima volteggianti verso lidi sconosciuti

    non privarmi della Tua ferrea ombra sbuffante d'Amore

Licenza Creative Commons
Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0