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Globo globale

Globo globale

labile
povertà labiale

mentre
la luna
s'ingloba fra i rami spogli di un albero a pane sghembo

i vestiti
parlano di rampicanti stracci

nei porti del sole

l'usura
si fessura

senza creare
sfondi

passamontagna
e calze di nylon

fra disperato e grottesco

rapinano banche

piedi nudi malsicuri danzano su stralci di ore cercando gemme di vita
fondi per ravvivare in linfa tralci di fiamma precari

 

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9 commenti     3 recensioni    

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3 recensioni:

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  • Ettore Vita il 11/04/2012 17:46
    Ugo perchè prendersela con la "globalizzazione crudele"? teresa, il marcio è sempre esistito e la storia è storia di guerre e soprusi. Rileggiamo Platone...!
    Abbiamo ridotto/mutato lo spazio e il tempo. Siamo diventati parte del tutto.
    Ce ne stavamo isolati nel nostro Eden con i nostri valori, costruiti come muro o piedistallo.
    Noi stessi abbiamo creato inconsapevolmente le condizioni perchè questo spazio si dilatasse e diventasse parte di un mondo molto più grande, i nostri finti valori (perchè dare una etichetta morale di bene/male a delle credenze?) sono caduti, infranti.
    Siamo nudi... guardiamo in faccia la realtà ... la soddisfazione dei bisogni comprende anche i sentimenti (caro Maurizio), sono il punto più alto della scala. Apriamoci al mondo e alle altre civiltà, la nostra non è la sola e la migliore, non esiste l'assoluto.
    Noi non siamo il popolo prescelto, questa idea è fasulla e all'oroigine di tanti malanni.
  • Anonimo il 11/04/2012 10:33
    Le nostre sembianze mutano di continuo, e spesso anche le idee, ... Forse abbiamo ridotto tutto a una questione di "soddisfazione di bisogni", perché siamo aridi sul piano dei sentimenti...

    Bellissima Vincenzo... labile povertà labiale... sublime...
    bravissimo...
  • Rocco Michele LETTINI il 11/04/2012 08:48
    AVVISTO LA TUA MARCATA FIRMA E... SENTO IL TUO ACUTO TIMBRO NELLA LIBERTA' DI CANTARE IL GROTTESCO QUOTIDIANOOO!!! VINCENZO

9 commenti:

  • denny red. il 12/04/2012 04:13
    Che dire.. ci vorrebbe un mare.. Ottima vince!
  • loretta margherita citarei il 11/04/2012 20:42
    condivisa applaudo cap
  • Alessandro il 11/04/2012 19:11
    L'usura si fessura... senza creare sfondi. Visionaria, alto contenuto filosofico, robusta critica a ciò che siamo oggi.
  • Ugo Mastrogiovanni il 11/04/2012 12:16
    Versi di chi vive la realtà con la propria sofferenza e con una difficile accettazione di un prossimo sacro, che si ama e che non si può aiutare, perché travolto da una globalizzazione crudele, utile solo a pochi. In questa poesia c'è il ritmo delicato e creativo di quel Capitanucci che conosco e che stimo.
  • Salva il 11/04/2012 11:49
    nessuno li ferma, rileggo in quest'epoca storie già sapute nelle letture del medio evo, chissà perchè sempre un passo in dietro
    ottima poesia, molto bene espresso il malcontento attuale. ciao Salva.
  • Teresa Tripodi il 11/04/2012 09:51
    è pura verità ... vittima di una globalità in cui il marcio fa da padrone... bravissimo Vincenzo
  • Anonimo il 11/04/2012 09:27
    L'egoismo e la ricchezza di pochi, crea povertà e degrado sociale. Sei Sempre molto sensibile ai temi sociali ***** Franco
  • roberto caterina il 11/04/2012 08:42
    Fra disperato e grottesco questo globo globale appare nel tuo dipinto..
  • karen tognini il 11/04/2012 07:32
    Impoveriti di tutto anche dei sentimenti... labile
    povertà labiale
    ...

    Vincenzo... stile unico... poesia particolare ma molto profonda...
    dove regna quanche consapevolezza di dura realta'!!!!!!!

    bravissimo...

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