ero sicura
d'aver chiuso
con doppia mandata
la porta d'accesso
alle mie segrete stanze,
d'aver apposto un pesante catenaccio
al portone centrale,
serrato con lucchetti le finestre
per paura sia della pioggia
che del sole.
Con questa mia certezza
a lungo ho convissuto,
tranquilla, determinata
giurando a me stessa
che mai più a nessuno
avrei aperto il cuore.
Cosa vale innamorarsi
se poi tristi ed infelici
ritrovarsi?
Stolta son stata,
l'imprevisto a non calcolare..
Tu i passaggi nascosti
a scoprire,
a frugare
celati nascondigli,
tu a violare
tutte le mie porte
e ti ritrovo ora
seduto sul mio divano,
ospite gradito.
Seppur con me stessa
arrabbiata,
per la certezza mia frantumata,
sorrido piacevolmente compiaciuta.
Inutile ad Eros
opporre resistenza alcuna...