Accendo una sigaretta un'altra volta
per vedere se non crollo
mentre ingoio l'ultimo ansiolitico
prevedo un'altra serata apocalittica.
Con te la conoscenza spuntava come germoglio
dicono che il tempo guarisce tutto
non mi accontento.
Siedo,
il mio corpo davanti alla televisione
disperatamente ad aspettare una spinta.
Continua a non succedere niente - che coglioni!
Immagini sfocate sorgono in coda
e subito mi ritrovo così a pensare
parole astratte come il niente.
Astratto?
Volentieri.
Firmare un patto esatto Diavolo,
passami il contratto
venduti l'anima quando il corpo sarà sotterrato
pronto per continuare ad essere divorato.
Perché dovrei correre per qualunque cosa
se alla fine non è quello
che il mio corpo desidera.
Mi sento come un bimbo lazzarone, dormiglione
che si lascia portare via pian piano.
Basta!!
Dammi un ritmo ho bisogno di ballare
No,
dammi anzi la tua bocca per poter baciarti
vedo nella mia testa un corpo ondeggiare
brilla quando abbraccia quello del suo amante.
E mi ricordo di noi,
della tua voce,
di notti inenarrabili passate da soli.
La pioggia che cade punge come uno spillo
mi son buttato di testa senza rete
niente di complesso
solo un riflesso
tutte le pazzie hanno il loro nesso
non ti dico lo stesso delle emozioni sperimentate
nelle mie variabili deambulazioni
vagabondo notturno caduto nel buio
come tanti altri senza appoggio
dammi qualche soldo per mangiare.
No!
Dammi qualche amore per vivere.
Padre nostro se sei nei cieli
so che parlo con te dal banco degli imputati
ma ho bisogno di qualcosa per guarire la mia ferita
per caso non hai li nessun posto libero?