Con il mio ardore
avrei saturato la stanza
come la stiva di una nave negriera,
splendida diva nel palco della vita.
Ti avrei cucito un vestito
con stoffa di baci e carezze,
mi sarei presentato al tuo petto
e con la forza della passione
sarei entrato a stropicciarti il cuore
e perdendomi negl'anfratti reconditi e bui
avrei acceso luci di gioia e speranza,
ma tu hai sempre preteso da me
soltanto pezzetti di carta.
Ed ora eccoti qua,
tra un lampione e un cespuglio orinato,
che mi guardi con occhi sbarrati.
Senti quel suono e la luce?
Qualcun altro si prenderà cura di te,
io ti ho lasciato una collana bluastra,
ultimo dono d'amore,
fatto con le mie mani.