amo follemente il sogno
e non lo fuggo mai
quando dagli occhi tuoi
mi rapisce il surreale
e m'investe la tua essenza
mi droga come l'oppio che
aspiro dalla tua bocca
o che la lingua sugge
sfiorando il seno gonfio
che stringo nelle mani
e non m'importa
della realtà dove non sei
di questo malinteso
che mi lega assieme i lacci
di queste scarpe strette
sono un folle che
col bicchiere in mano
gira sulle punte
urlando il tuo nome
sul tavolino d'un bistrot
e tu - la mia mania -
bella da impazzire
ti narra un cantastorie
folle quanto me