Parole fissate
nello sguardo che gira
la mia femminile solitudine.
I tuoi infiniti
sono ormai oscillanti luccichii
nella sabbia di un tempo
che, folle spirale di relatività
tornerà, espandendosi su altri fiumi.
Io ne ricordo i segnali ignorati
pulsioni, come riflessi
in specchi di gerundio.
Ci fu un tempo in cui
anche io dissi: amare?
È per sempre.