obbligata per lavoro
ad alzarmi presto
al mattino,
invece di godermi
un fumante cappuccino
in pace ed in serenità,
ho il maledetto vizio
d'accendere il televisore
per sapere
ciò che nel mondo accade.
E quel che vedo mi far sta male...
come chicchi d'un rosario
da sgranare
fioccano disgrazie a non finire...
sofferenza, violenza, morte, disoccupazione
dei popoli oppressi giusta ribellione
dai dittatori però nel sangue repressa,
scandali a non finire,
macheggi di politici per nuova tassa
da pagare
e la gente che di fame muore
o suicida per disperazione...
il mondo m'appare
avvolto da un nero sudario,
messe al bando,
la pace, la giustizia, la morale,
in quale futuro si può sperare?
Così che pillole di cianuro
sostituiscono lo zucchero nel cappuccino,
svilita fin dal primo mattino
in bocca mi resta un sapore amaro.
Se non fosse per quella magica intuizione
che mi fa spegnere la televisione,
il computer accendere
e dei poeti la poesia leggere,
ritemprando così lo spirito e l'umore,
non avrei forza alcuna, nemmeno per uscire.
Mi è di grande consolazione,
energia vitale è il pensare
che ogni qual volta la poesia
l'animo di qualcuno sfiori,
nel mondo la speranza
dell'amore si rinnovi.