Spettinata
confusa
senza forze
dal buio apro lentamente
gli occhi socchiusi alla luce.
Oscilla
un lembo penzolante
nella mia mente.
-Il tuo nome-
Come un'elica frulla,
sbatte come angoscia di metallo.
Un frastuono che spacca il cervello
e la pelle dell'anima mi scortica.
Riecheggia il ricordo, assordante,
che fruga e scava ogni minimo spiraglio
e come palla nel mio corpo rimbalza.
Urlo,
nel silenzio... senza voce.
Fitte costanti
volontà represse
sogni sprofondati nella melma.
Appoggio i piedi a terra, scalza,
lo calpesto
lo stritolo
ma è sempre lì, il tuo nome
che dondola dolorante.
Mi siedo in attesa che tutto passi...
a fatica alzo lo sguardo.
L'ennesimo risveglio dove tutto è diverso,
ma nel mio cuore nulla è cambiato
Tutto si dissolverebbe
se solo tu
mi abbracciassi forte.