Lame di silenzio
fendono le mie urla d'abbandono,
prendo l'anima a braccetto
e passeggio sul lungo viale
del mio tramonto
osservo le solitudini,
sono tutt'intorno,
leggono su panchine stanche
e s'alzano
i loro occhi al mio passaggio
mentre il vento
tenta di porta via anche
la mia ombra
stringo forte i miei pensieri
li annodo intorno al collo
e passo oltre,
oltrepasso quei giorni scuri
e i lunghi tunnel del dolore
rincorretemi ora
corvi neri e malasorte,
mi basta un'ala per volare
e non è tempo per me ancora
di taciturni tempi morti.