Tu, petalo di cielo
e d'infinite profondità
ove nere cascate
affogano il male.
Enormi fari curiosi
saettano nel sole
correndo sicuri
sopra il mio viso.
E voi, mani,
sospiro al vostro tocco,
pallide valanghe di passione,
sfocati paradisi perduti.
Divin sorriso,
come potrei scorarti?
Sicuro del tuo fascino
danzi sul volto amico.
Al primo occhio,
tu, rapido amante
inganni il mondo
svalutando il tuo io.
Ma il bello
preferito dall'umano
perfetta ti rende
in folle errate.
Profondo ricordo
di lune lontane,
svanisci or dal cuore
illusione divina.