È l'aria che ti sfiora
a sbatterti a bandiera
minuti, giorni, anni
sfumati come istanti
di là le altre vite
che scorrono incessanti
gli arrivi e le partenze
dolori, gioie e rimpianti
le foto in bianco e nero
sorridono per sempre
ma i vuoti traboccanti
rimarcano il presente
e il tempo che consuma
ma non cancella niente
e quel che va non muore
se hai la fede dentro
promessa che consola
ma non convince tanto
speranze e desideri
in volo o giù nel fango
per prendere respiro
ti specchi nello stagno
non c'è riflesso niente
di quel che resta fermo
ne sale una domanda
che chiede: ancor per quanto?
Eppure il sogno regge
al fuoco da trincea
e affronta il campo aperto
che sorge col risveglio.