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Sogno

Un sogno alla fine del giorno
È solo un sogno figlio del sonno,
lo stesso sonno che riposa il respiro,
lo stesso sonno che rilassa il tuo vero,
quello stesso vero
che in un sogno vero, non è vero davvero.

Perso, camminante, in un lungo sentiero,
diretto verso la vita che porta alla vita,
si allunga il pensiero,
e immagina vero, tutto quel ciò che vorrebbe vero.

Questo e' il sogno, il mio perso nel tempo,
nel dopo, il ricordo, di un prima mai stato,
di un evento non eseguito, ma tanto sognato,
sognato in un sonno alla fine dei sonni.

Mentre in un vivere lento, tra il decidere e il deciso già spento,
una solita immagine, fa da sfondo alle pagine
di quel libro invecchiato, laddove hai segnato, sognando, la vita
da leggere un giorno, in un giorno, tutto d'un fiato.


Un sogno, forse di tutto è il tutto che va e che viene,
maestoso, nel bisogno di un sogno lontano dal sonno.

 

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2 commenti     2 recensioni    

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2 recensioni:

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  • cristiano comelli il 05/06/2012 19:27
    La ringrazio per avere dedicato una sua poesia al tema del sogno, universo spesso inesplorato, lasciato cadere, non considerato da molti di noi. Lei fa giustamente riferimento a due accezioni di sogno, quello che equivale a legittime aspirazioni nel proprio quotidiano per migliorarsi e rendersi e rendere più felici e quello che, invece, nasce nel lago dorato del sonno. Ecco, a me ha sempre dato un particolare fascino quest'ultimo a cui riconosco il potere di rivelarmi in quanto non sono stato capace di spiegare in me o non ho inteso spiegare di me perchè ne avevo paura o perchè me ne vergognavo. Non desidero scomodare Freud non avendo oltretutto la sufficiente statura culturale per farlo, ma direi che si debba recuperare quel valore di verità insito nel sogno notturno che spesso espelliamo sbrigativamente da noi stessi perchè ci risulta insignificante o magari perchè ci inquieta. Queste sono le riflessioni che mi suggerisce la sua valida poesia. Cordialità,.
  • Rocco Michele LETTINI il 05/06/2012 09:52
    Un sogno... nel sogno... in acuta riflessione...
    BRAVO FERNANDO... BUONA GIORNATA

2 commenti:

  • Anonimo il 05/06/2012 09:56
    non voglio sminuire alcunché MA è decisamente eufonica. Ha un ché di gioco, una filastrocca cantata, tipica dei giochi d'infanzia fatta di piccoli passi che corrono fugaci e si rincorrono.

    Così i pensieri, così o sogni. Piccoli e fugaci, corrono e si rincorrono. E come un gioco, una volta terminato lascia quella voglia insoddisfatta di continuare a giocare, così la melancolica struggente passione in un sogno mai sognato mi hai presto. Bravo.
  • loretta margherita citarei il 05/06/2012 09:04
    un bel gioco di parole complimenti