Profumata di sete montane
mi apri al sole le porte
donandomi il riso,
che violento corre
con infinita dolcezza
sulle vette del mio cuore
a placare bufere
e sciogliendo le nevi.
M'incateno al tuo sguardo
che lascia scrosciare su di me
il dipinto d'una primavere montuosa
di tiepidi soli su verdi prati rosati
ove una capanna di tronchi
rifugia il mio amore.
Rincorre l'aria
un noto suono di flauti e viole
nel momento in cui il tuo parlare
scatena nel mio animo
la voluttà dei sensi
che si tendono ad udire
la voce universale.
Ti chiedo ora sognante:
"Restiamo qui, fuori dal mondo."