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Al palio di Siena

Brulicano attese eccitanti,
tra le labbra di ancestrali contrade,
i vessilli si pavoneggiano fieri,
frustando un'aria che odora
di panforte e memorie di disfide equine;
il campo
è una signora altera e inafferrabile
ingioiellata di rumori indigeni,
di ferrature e zoccoli.
Flette lo sguardo combattivo e indomito
il fantino che assaggia,
come sempre, come allora,
la pista per rubarne l'anima e i segreti,
il tifo si inerpica pian piano,
come consumato scalatore,
sulle cime delle urla di un pubblico osannante.
Ecco, la tratta è avvenuta,
gli avversari possiedono finalmente un volto,
diciassette sorelle,
che per un giorno si scorgono sorellastre,
pronte a strapparsi il vestito
a suon di fieri, irrefrenabili galoppi,
di cui solo il cavallo
conosce davvero la voce.
L'Assunta è pronta
a benedire di splendore i gareggianti,
sull'attenti, prego,
che abbiano a sfilare
ordinate e luccicanti le monture.
Il tempo, ora,
ha disteso il suo mantello nascosto,
il canape ribolle di impazienza,
sbuffano le labbra incandescenti del mossiere,
come a disegnare nuvole di marzapane,
eccola, l'ansimante contesa
ha spinto sul cuore della partenza,
tutta l'impronta del suo fiato,
riluce con il bagliore arcaico di un ametista
l'immagine dell'ambito drappellone.
Oca o leocorno,
bruco o tartuca,
aquila o nicchio,
il Palio sussurrerà alle orecchie della storia,
un altro poema traboccante
di festante memoria.

 

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5 commenti:

  • cristiano comelli il 16/07/2012 17:59
    Grazie per la parola telecronaca, caro signor Ugo, in effetti, facendo sia pure per hobby anche il giornalista, non le nascondo che commentare il Palio più popolare d'Italia (e molto noto anche nel resto del mondo) non mi dispiacerebbe. Sono di Legnano, dunque l'aria di Palio si respira anche da queste parti sia pure intono minore rispetto a quello senese. Cordialità.
  • Ugo Mastrogiovanni il 16/07/2012 17:53
    Una telecronaca in versi, affacinanti come il palio stesso.
  • karen tognini il 16/07/2012 00:13
    Bravissimo Cristiano... mai visto dal vivo... ma solo piazza del campo che ho visto più volte emoziona.. figuriamoci per il palio... Oca o leocorno,
    bruco o tartuca,
    aquila o nicchio,
    il Palio sussurrerà alle orecchie della storia,
    un altro poema traboccante
    di festante memoria.
  • Anonimo il 15/07/2012 23:50
    Emozionante. ***** Franco
  • Grazia Denaro il 15/07/2012 22:33
    Bravissimo nel saper raccontare in versi il palio di Siena, uno dei nostri gioielli più importante della sfida delle contrade, apprezzata opera!

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