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Nel silenzio una campana

Nuoto nell'etere
in voli alti...
seduta sulla gelida pietra
scolpita da venti taglienti
come schegge di cristalli di vetro
cerco angeli
per colmare vuoti di solitudine.

Ritagli di cielo
con albe e tramonti
passano come ombre su di me.
Nel bosco segreto dei miei sogni
colgo umide viole
e felci azzurre cingono il mio capo.

Percorro strade di luce
che si snodano
negli abbracci di un nuovo mattino
ascolterò l'allodola
che con il canto bacia il sole
che nasce
e poserò una lacrima
sul volto di chi non ha mai pianto.

Mi perdo nell'immensità della vita
che col suo silenzio
mi stordisce e pesa sull'anima
mentre lontana
un dolce suono diffonde
dal campanile antico
una campana...

 

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2 commenti     4 recensioni    

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4 recensioni:

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  • Marino Monti il 20/07/2012 00:10
    Gabriella, non ti avevo mai letta così, è proprio stupenda, nella metrica, nella musicalità (lo sai che io ci tengo alla musicalità" ed il finale poi ti getta nell'anima un senso di sgomento nostalgico che porta quasi alle lacrime. Quella campana che suona da lontano porta un'immagine sublime che nemmeno io so dire.
  • VINCENZO ROCCIOLO il 19/07/2012 16:55
    Ho molto apprezzato questa tua poesia, Gabriella, per lo stile, per le immagini che riesci ad evocare e per le descrizioni della natura intorno a te.
    Particolarmente apprezzato questo verso:
    "come schegge di cristalli di vetro
    cerco angeli
    per colmare vuoti di solitudine"...
    Nel suo complesso è davvero una poesia molto apprezzabile.
    Complimenti e un abbraccio!
  • Rocco Michele LETTINI il 19/07/2012 16:19
    Fotogrammi di vita... che non cadranno ne l'oblio... ma da la nostalgia rimembreranno nel tempo... come germogli a primavera...
    BRAVA GABRIELLA... CIAO
  • Andrea Pezzotta il 19/07/2012 13:03
    Una poesia meravigliosa che mischia immagini a suoni e sapori, una poesia "completa" direi

2 commenti:

  • Gabriella Afa il 19/07/2012 22:52
    Grazie a tutti per la lettura ed i commenti. Un caro saluto.
  • Anonimo il 19/07/2012 13:43
    Grande capacità descrittiva di un'artista che non avverte il bisogno di essere contemporaneamente filosofa perchè le basta l'estasi creata dalla natura. Ma quella voglia di porre una lacrima sul volto di chi mai ha pianto, una nota filosofica profonda ce la fa gustare, magari inconsciamente...

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