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Toccami

Qui seduta
nella gelida aria di smog e cicatrici
e alcool e freddi colori a ribollire nello stomaco
iceberg nella retina

Qui seduta
mi osservo ridere della vita
desiderare la morte
sbavare il ribrezzo
di queste ossa stanche
che cieche vagano mormorando
barcollanti di rabbia

Qui seduta
accartocciata mi trascino
per le vie della mente
ascoltando il terrore scorrere dagli occhi
vomitando il dolore di questo corpo
che piange squarci di solitudine
che taglia la pelle
come una lama ubriaca
di vodka e ruggine

Morte
sei solo un'ombra
puttana e avida di sogni
che prosciuga di ogni emozione
che strappa via l'anima dal corpo
e la lascia sola
delirante e persa
stretta in un angolo
senza nessuna luce.

Non ho paura
toccami, Morte
e sarò tua per sempre...

 

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2 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Rocco Michele LETTINI il 19/07/2012 22:05
    Dai Lavinia... un sorriso in più... e un lago di lacrime da prosciugareee...
    CIAO...

2 commenti:

  • Anonimo il 11/08/2012 02:31
    Molto bella sicuramente dettata da un stato d'animo particolare e capce di suscitare emozioni forti...
    Complimenti lavinia
  • Ellebi il 20/07/2012 02:19
    Una specie di sfida a "sorella morte". Ma essa è sofferenza e sgomento per l'ignoto. Si può anche desiderare ma l'uomo, creato a immagine e somiglianza di Dio, teme la morte. Un saluto.

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