Mi sorgi dentro adesso
astratto ma vivo
convulso e ritmico
come tellurica scossa
che fende gli ondeggi
e di ruvida morbidezza
sovrappone il respiro,
sul petto s'innalza.
Rugiada sui miei lombi
che infligge ai contorni
l'ansia di averti
come fame d'essenza
... e volge l'ora che sa di proibito.
Disarmate le membra
avvolgono attimi
che di turgido armeggio
avvinghiano i fianchi
e sfuma la voce
mentre nasce la luce.