avrei dovuto impegnarmi nella scuola
per farmi una posizione introdurmi nella società
così mi veniva detto in collegio quando ero ragazzo
e tutti i torti non li avevano
visto che ci si deve preoccupare della sopravvivenza
nella società organizzata complessa
le foglie dei platani al parco già a terra
poste dal vento in ogni angolo
sotto le piante dove i passi non temono
bagnate dalla pioggia d'ottobre si fanno rosse
in un luccichio che dà riverbero al cielo
odorano di bosco nell'umido che fa felici gli scoiattoli
i gatti abitudinari visitatori
lasciandoli tranquilli
l'aria è un'altra aria da quella di città
pur essendo nel suo ventre prigioniera
è lontana nei ricordi di bimbo che solo sentivo
e dal passato mi porto appresso
con l'odore dei pini nel tesoro di pinoli di allora
il tempo era quello che non si muoveva
dando a vedere nel suo sguardo lontano
i giorni futuri come infinito
avrei dovuto impegnarmi nella scuola
per farmi una posizione introdurmi nella società
non mi era stato detto però
che dopo la società veniva il resto
bisognava fare i conti con tutto l'universo
e che questo è tanto infinitamente più grande
non bastando i compiti scolastici
né l'impegno laborioso nell'industria per far bene
sentirsi in armonia conchiuso
sulla terra in qualche modo ci si arrangia
nell'universo par di essere aquiloni sospinti dal vento
con la pioggia vicino lontana a minacciare
le foglie dei platani al parco già a terra
bagnate dalla pioggia d'ottobre si fanno rosse
in un luccichio che dà riverbero
odorano di bosco nell'umido che fa felici gli scoiattoli
l'aria è un'altra aria da quella di città
il tempo era quello che non si muoveva
i giorni futuri come infinito