Di quando sono nato non ricordo molto bene
Si trattava in ogni caso di questione secondaria
Già lo sputnik si aggirava nello spazio siderale
E l'America che farà si chiedevano gli americani
A quei tempi di sicuro si scadeva nell'immorale
Se cercavi di capire perché tutti non si è uguali
A scuola mi ricordo si studiava ancora la storia
Delle morti e distruzioni come errori del passato
Poi crescendo ebbi modo di vedere e di parlare
Delle cazzate che intanto si facevano nel presente
Da grande mi dicevo anche il mondo sarà adulto
È questione di tempo, intanto diamoci da fare
È dei giovani natura combattere per un'idea
E la lotta appare giusta, e nobile la battaglia
Ma la storia si ripete, la storia è sempre uguale
La fedeltà a un'idea è un concetto inadeguato
Io ne presi atto, del resto che potevo fare
Per quelli dei miei anni non c'era molta scelta
Da una parte lo stato da combattere per forza
Dall'altra invece si sparava e si ammazzava
Né con l'una né con l'altra fu un approdo naturale
Ci buttammo in musica, un giusto compromesso
I dischi erano neri e giravano tutto il giorno
Ma a canzoni disse Guccini non si fan rivoluzioni
Di quando sarò morto veramente non conosco
Se non che anche stavolta non sarà cosa primaria
Nello spazio i missili stanno al posto degli sputnik
E l'America si chiede che cosa fanno gli americani.