La insegnano come sintesi perfetta
unione, santa, buona e benedetta
senso di comunione e di famiglia
perenne intesa che spesso va in poltiglia.
Nell'esistenza unica speranza
di uscire dal buio della tua stanza,
calmare con un senso di decenza
naturale dispiegarsi all'esigenza.
Non ci dicono se serve come auspicio
votarsi ad un continuo sacrificio
come se scambiarsi reciproca fiducia
vuol nascondere un'eterna rinuncia
di chi volevi essere e non sei stata
principessa mancata, da tutti vagheggiata
signora che amava solo il bello
che ha tanto lusso ma non ha il castello
o signore della vita ed unico padrone
che nell'umida soffitta trovi il timone.
Invece no: questi sono esempi spenti
si parla insieme, si chiarisce e si va avanti
eliminando imbarazzo e gelosia
battendo in due gioia e malinconia.
Pesando ogni parola ed il suo accento
comprendere l'esaltazione di un momento
non vivere un momento di magia
come esercizio di pura geometria
non cercando fino a diventar matto
quello che è stato e come lo si è fatto.
Io sto con lei, le sto molto vicino
finché col mio si confonde il suo respiro
e quando qualcun altro arriverà
non sia lo specchio della mia banalità.
Esercizio di copiato non riuscito,
piccolo uomo di senso compiuto.