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La giuria

Perdonami,
se ho taciuto con il vento
nelle notti estive in estinzione.
Perdonami
è l'ego, oggi,
il rimprovero ignoto.
Perdono,
le mie mani,
insegnanti delicate,
assassine del piacere anonimo.

Perdoniamo
la brulicante realtà
finta ascoltatrice di momenti impercettibili.

Dolcezza impura,
cavi di parole
dettate assieme. All'alba.

Ho imparato ignobile amore,
a negare l'infinito
di un attimo.

 

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1 recensioni:

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  • Rocco Michele LETTINI il 04/08/2012 23:31
    Da la tua tristezza... un corredo mirabile per il profondo del verso...
    LA MIA LODE LAURA... CIAO

1 commenti:

  • laura il 05/08/2012 04:32
    Grazie Michele.. molto gentile. Non so se sia realmente la profondità del verso. Per me è come irrompere nel tic-tac delle parole- .. La poesia fino ad oggi è l'unico metodo per comprendermi. Molto lieta. laura

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