Disteso sul divano guardo una testuggine
nuotare nella sabbia del pavimento,
è un cucciolo, si dibatte, prova a vivere,
ci provo anch'io, e starei meglio
se nuotasse in casa d'altri.
Fameliche fauci l'addentano voraci.
Fine di una giovane vita.
Fine.
L'oscurità evocata dal telecomando
riempie la stanza e la mente.
Mi agito un po', poi arriva il sonno.
Già è difficile assistere al proprio fallimento.