Centoventi metri di ostacoli
mi separano
dal filo delle Tue labbra
Oh Vittoria
Tu
hai sempre premiato chi ti ama con tutta Te stessa
in una fonte azzurra caparbia di stelle
porti in fiamma di maratoneta il mio cuore in un braciere di olimpionici baci
una scherma di pensieri
sciabolando
maschere di femminili fioretti
si scherniscono di me
in cucina
i piattelli
specchiandosi
nel fondo medagliere di pentole a pressione
tirano a lucido
lo schermo luminescente
afferrando
a corpo libero
gli anelli di Saturno
un tiro dalla lunetta
andò a palla di canestro
senza ritoccare il tabellone degli orari ed il cielo di sedati allori
i sensi tracagnotti vollero un gran finale di margherite in oro
Giove
promise il fulmine di un salto alto in lungo
nel cielo eterno di eros
le rosee speranze
animarono
di piste il sole
il presente ha il passato di un meraviglioso tuffo
sincronizzato
dal carpiato trampolino di gambe e braccia tese verso una rincorsa d'Amore
dall'immortale sapore