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Indifferenza e solitudine

Cupi rintocchi manda la campana
s'annuncia un funerale
piazza deserta chiesa semivuota
là una povera bara
spoglia misera senza un fiore
accanto tre persone
tremanti canute malvestite
un solo prete
unico assistente il sacrestano
alla domanda mia
era un povero barbone la risposta

il guaito di un cane in lontananza

 

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7 commenti:

  • Bruno Quattrone il 30/08/2012 22:33
    Bellissima descrizione che colpisce l'animo, fantastiche immagini donate dai versi.
  • salvo ragonesi il 21/08/2012 14:49
    amara conclusione della vita. meno male he c'è sempre un cane. bela salvo
  • denny red. il 17/08/2012 19:58
    Ben Scritta, profonda..
    Ottima! bravo Giuseppe.

  • loretta margherita citarei il 17/08/2012 15:41
    solo anche nella morte, toccante poesia, ma penso che anche chi ha funerali con tante persone, sicuramente fra esse ci sarà chi de defunto poco gli frega, ma vi è andato al funerale per salvar l'apparenza
  • Anonimo il 17/08/2012 12:57
    Per fare poesia spesso non c'è nulla di meglio della sobria aderenza alla realtà.
    Alla fine, un fiore, bellissimo, il povero barbone l'ha ricevuto, l'unico -certamente- a lui gradito: il guaito del suo cane fedele.
  • Anonimo il 17/08/2012 11:22
    Bellissima! complimenti
  • Anonimo il 17/08/2012 11:01
    La poesia è pregevole, non mi piace molto il titolo però. Non male

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