Lui sapeva
farla scendere
nella redentrice cambusa di eterni risi
Or
scherzosamente la chiamava Luisa
Quando vedeva la fiamma della sua lingua azzurra penetrare la notte con la voce di un Angelo infiammando il conoscersi fra stelle in verifica d'Amore
o Teresa
Quando la sentiva nell'anima particolarmente arrendevole e dolce
Or Leila
in quel suo abbandonarsi indispettito ad una melanconia lontana seduta
sul suo viso di luna in un specchio di fiori
o Ines
Quando i suoi seni scoppiavano il giorno in un tripudio di gioia e bolle di fantasia altamente infiammabili capovolgevano il mondo delle nostre subalterne menti
Or qui
da un raro cielo a lanterna di illimitata bellezza
posi
il Tuo vero nome
nella dolcezza
delle mie mani
premiando
il rutilante ruzzolare di silenzi
su ascolti infiniti
di sorrisi
cullati
nell'ape
di un respiro volteggiante in carezze impollinate da perle di sole