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Scream

Trascorse le mie visioni
di cani neri e i pazzi diamanti
stigmatizzate nelle trincee in retrocessione
sconfinata è l'assenza di flauti traversi
stemperata nel postumo
la cocciutaggine delle mie efelidi

La minestra pare incompresa
nel piatto di lexomucillagine
una spuma al mio orecchio d'elefante
disegna un tribale post-cosciente

Dodici ettari percorsi
con una pietra al collo
eclissata dalla seta di un'ombra
una carezza a un pupazzo di tetrapack
consolerà la mia parte affranta

Sarà facile ignorare la mia poltiglia
e scrostare i miei muri di lealtà
sono pronta all'incontro degli occhi
divergendo dal foglio
e da me stessa

 

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4 commenti:

  • augusto villa il 02/09/2012 17:24
    Scritta col tuo inconfondibile stile... L'ultima strofa è particolarmente intensa.
    Qualcosina non l'ho capita... ma del resto... chi ti capisce è bravooo!!!... ... nono... daiiii... stavo solo giocando... giocondo... --
  • Anonimo il 29/08/2012 22:03
    Unbelieveable. The way you write
  • Grazia Denaro il 29/08/2012 20:28
    Bei versi apprezzati, brava!
  • loretta margherita citarei il 29/08/2012 19:34
    sempre molto brava complimenti

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