Il soave profumo della rosa selvatica
i colori pastello del prato di primavera
il canto d'amore di giovani usignoli
e Tu
previlegiato spettatore di questo mondo di pace.
Tu, che di Zeus sei figlia,
invocata da giganti guerrieri
tra i clangori della battaglia,
vituperata, osannata,
consacrata alla città turrita,
o scacciata dal suo tempio,
ora ti ergi sola e inerme,
simulacro pario senz'anima
che vuole tendere la sua spada,
tremenda sfida al nemico,
con sguardo d'ira accesa:
ma più volto non ha,
più braccia non ha.
Solo le tue ali ricordano
che
Sempre le solite note
dal do al si, ma si
che noia.
C' è ancora
nuova melodia?
Da dove proviene?
Meno male che
nonostante sfinimento
riusciamo a talvolta a sentirla
da dentro. Ci rende allegri
senza una ragione
ci rende vivi, nel continuo
senza sosta, senza pace
senza silenzi, che dobbiamo conquistare
per fare crescere
il nostro unico modo di essere spirituale
la voce
Vedo il fondo della mia bottiglia
e bevo inconsapevole, dell'illusione.
(ma non sempre)
Non esiste separazione tra me
e ciò che vedo, siamo unica.
Vibrazione.
Dicono che la vita non sia una grande fatica
basta spiegare le ali e ogni tanto volare
Alzarsi in punta di piedi con la forza dei pensieri
appiccicare parole, una sull'altra, nella lavagna del cielo
quante volte ho provato e non ci sono riuscito
ho cercato la strada e... non sono mai partito
Guardati intorno non è poi una grand
Questa sezione contiene poesie contro la guerra, sulla pace. Pensieri e frasi sulla pace e la fratellanza