Finestrini appannati
di un treno in corsa.
Con un dito
traccio un cuore
nel bel mezzo
appare un fiore
già tracciato.
Case
alberi
paesaggi
sfrecciano veloci,
il mio pensiero no.
Plana lì
su ogni particolare.
Per un tratto
nulla vedo
solo nebbia chiara,
ovattata
si chiudono gli occhi,
mi sembra di scivolar veloce
verso l'infinito.
Un balzo all'improvviso
sparita la brezza ma
Da un arco il paradiso,
colori caldi, vita,
un abbraccio della natura,
una finestra nel mondo
che sta lì per noi,
per tutti quelli che
amano il dettaglio,
scorcio di sensazioni,
ogni singola foglia è lì
per dirmi qualcosa,
voglio cogliere il messaggio
sognando vicino a te.
Il ruscello
che gorgogliando
a valle scende,
la sua fauna
orgogliosa
trasporta,
da mane
a sera,
da sera
a mane,
senza mai
un lamento,
al paziente
e cocciuto pescatore
deliziosamente
offre;
oltre andando,
il caro Tevere
forma.
E di qua
e di là
di questo fiume
c'è una Roma
che vi aspetta.
partiamo tutti
dal parco di Galceti
incominciamo a salire
verso la cima ci dirigiamo
Monteferrato, questo è il nome
Di questo di 420 metri colle
Dalla cima vediamo la città di Prato
E tutta la non più tutta verde piana
che Firenze e Pistoia collega.
Saliamo per questo viottolo:
scendono melodie in questo roccioso luogo
infinite luci che s'accendono e si spengono
al nostro passaggi
Ramificano assonanze
d'amare trecce crescono impazzite,
so antichi specchi di fresche membra,
ingarbugliate loro scoppiettano.
Sto'rieccheggiare
d'infiniti quieti conflitti
vestono il vecchio monte
impalme al pallido chiarore,
stupito dell'occasione
m'accostai nel bel mezzo.
Mi chiedo allora
tiepido è il dipinto invernale
o tenere impressioni
celano dietro assonnati sentieri,
s
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