Nominate voi,
o si ciarlatani animosi!
Labbra svelte son vostre,
degne neanche del più laido sputo a terra,
labbra che mai han fiutato
solitudine e esilio.
Criticate pure,
drudi di grettezza qual vi mostrate!
M'aggancerei a voi,
seduttori di perfidia,
se sol potrei acquisir
valentia e sicurtà vostra
... per carità no!
Ma tacete, silenzio voglio,
meglio la nulla quiete
Non state a preder sul serio questo scritto,
non è poesia, ho preso per la via qualche verso,
sarà che tutto è pieno di colori,
son finti, son di plastica come i siliconi.
La storia del disegno è presto fatta,
è come giocare a sette e mezzo senza la matta,
si spaccia ciò che è giusto e qualche diceria
in cerca di un "mi piace" senza corsia.
Sarà la via del bello quella del domani,
In quella valle, dove il correre non grava sulle caviglie,
dove il profumo di te si mischia al vento leggero della primavera,
in quella valle dove sei con le mani tra le mie
dove i miei pensieri non hanno altro verso che il suono del tuo nome,
dove sei tu, dentro e fuori.
dove ho fame, solo della tua pelle.
dove respiro, sperando di divorare anche solo una infinitesimale particella di
Rosa acido
Cinico, beffardo, pungente
Un dito nell'occhio
Psichedelica tempesta cromatica
Rottura di ogni spettro di coscienza
Bruciante e casuale effetto
Molesto e dilaniante
Divoratore di pupille frustrate
Stimolatore di desideri calpestati
Filo spinato aggrovigliato
Intorno ad una mente violata
Privata della sua serenità
Travolta e trascinata
Nella girandola incandescente dell
volgo altrove lo sguardo
e penso altri pensieri
allontano il furore
ma il rancore m'abbaglia
e assorda la mente
tento a fatica di frenare
l'urlo feroce di rabbia
che anela aggredirti
e far di te brandelli
dissolvendoti
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