Poesie su satira e ironia

Io vorrei tanto
poter guardare
come sarà
il mio funerale.
Niente di che
per carità:
è che vorrei
esser presente
quel giorno là.
I fiori?
Certo
ma preferisco
vederli adesso
e non il giorno
del mio decesso.
Piangere?
No no
meglio ridere
con me presente:
è di sicuro
più divertente.
Commemorare?
Poche parole.
Le vere bugie
le gradisco
delle altre
me ne infischio.
Se qu

   7 commenti     di: marinella addis

Ogni ora
e sua mezz'ora
campanile
suoni ancora
che il turista
assai schizzato
avea un dì imbavagliato.
"Fastidioso
il suo rintocco
non ci si può
dormire sotto".
E al prete
un po'imbranato
ha consegnato
l'ultimato:
"Il campanile
non voglio sentire
qui si deve
pur dormire."
E così
campana secolare
non ti abbiamo
più sentito suonare.
Ma i sonnambuli incalliti
i vecc

   3 commenti     di: marinella addis

Non sono un angelo
non ho nemmano le ali
nè, ancor meno, sono bello
ma non credo d'esser così orrendo
incutendo tal terrore
da indurvi a scomodar un esorcista
o addirittura u santu patri
per sfrattare dall'alma mia
quel povero diavolo che vi s'insediò.
Un consiglio spassionato
chiedetegli un consulto
strettamente personalizzato
per liberare le vostre bacate t

   0 commenti     di: Inchiappa Vito I Song

S'ode a destra uno squillo di tromba
a sinistra risponde uno squillo
è una guerra interiore
che fa tanto male al cu... ore.
Si sprigionano lotte intestine
con guerriglie clandestine
faticose da domare
per non stare sempre male.
Tu fai sempre del tuo meglio
E ti impegni in ogni modo
Ma il decorso e lungo e lento
e ti lascia un grande vuoto.

   4 commenti     di: anna rita pincopallo

Da questo momento smetto
i panni sudici e lerci
dell'ipocrita letterato:
scriverò solo versi stupidi
nella categoria della satira
- la mia vera casa (chiusa) -
e sui muri spogli di periferia
traccerò:
FESSO CHI LEGGE.

   1 commenti     di: Teodoro De Cesare