S'acquieta l'azzurro mare
dopo la burrasca
e la mia stanchezza si dondola
su una vela bianca.
Ma già si agitano in petto
coraggio e sangue
e linfa per una nuova vita.
Il vento mi leva in cielo
e attraverso il tempo
legato ad una corda d'oro.
Perdonate se rifuggo
assolati lidi e quiete forme
prediligendo
ottenebrati colli
paludi e nebbie...
Io qui lenisco il mio dolore...
E presso il rio morto
sotto la quercia secca
volgo lo sguardo al cielo
alle pecorelle che al crepuscolo
seguono il loro amato pastore.
E ogni sera guardo la Luna
con l'istinto di ululare una preghiera,
sperando che la sua superficie bianca
faccia rimbalzare il mio pianto
fino alla neve che ti circonda,
a ricordarti di me.
lentamente abbandono il mondo
non vedo
non credo
non spero
ho una certezza
il cuore nero
Anche se
non mi lascio coinvolgere
nella danza dell'amore
e inviti rifiuto
pur facendo "tappezzeria"
nell'immensa sala da ballo
mi basta l'ascolto
della sua musica
per allietarmi il cuore.
Piena di entusiasmo
godo
nel vedere gli altri
dal ballo presi
volteggiare.
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