Aguzzo
come una prigione
d'avorio,
ho incastonato
il mio ultimo canto
in fondo a questa coltre
di dubbi...
Il mio rimpianto
è deludente
come l'ultimo erede
della Solitudine,
ninfa di ogni sepolta euforia...
E ora
indosso l'offesa
ad un sogno
che si dissolve
tra i vetri
infranti,
aguzzi
come questa prigione
d'avorio
nel saluto morente
di Elios.
Scoppio
l'anima soffre
brucia
cerca la voce per gridare
per chiedere aiuto,
ma fuori nessuno sente
le fiamme non passano il ghiaccio dei miei occhi.
Solo la notte
dopo lungo lavoro
ne sciolgono un po'.
E acqua
calda
scorre sul mio viso.
il vento leggero muoveva le foglie
la calma e la quiete in un giorno di tempesta
i rami degli alberi spezzati dal vento.
Il vento muoveva le foglie;
Il sole piangeva dietro una nuvola triste
e il cielo cupo e grigio moriva di tristezza
sulle foglie goccie di rugiada che cadevano sul prato come pianti di solitudine.
Vorrei poterti ammirare
lacrima che solchi
il viso dorato
di chi dolcemente scorre
le mie umili
e semplici parole.
Lacrima
vorrei cullarti
e poi gioire
con le mie lacrime,
lacrime felici
che si uniscono alle tue.
Lacrime che s'incontrano
per un'emozione che entrambi
viviamo nel cuore,
ma che nascondiamo perchè
non vivono più
in questo mondo le sensazioni.
Donna e Uomo
La cosa migliore che io possa dirti,
è che non c'è altro da provare.
Questa notte dormirò per sempre,
e domani si sveglierà la mia immagine.
Oltre lo specchio, vagherò incantato
in un mondo perduto. Dominato
dal desiderio di guardare indietro.
Ma no, non lo farò. Non voglio più
odiare, amare, urlare, tremare.
Sarà come dimenticarmi,
perchè è questa la necessità.
Non c'?
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