Lo sole già s'appresta a sbaragliar
i neri nuvoloni e scaldar la terra,
affinché tu piccolo fiore possa valutar
lo tepore de li suoi raggi senza più serra;
e la rondine a la fin ritornar
a lo suo nido lasciato a lo primo freddo vero,
e così gioconda e lieta svolazzar
de novo su le piazze cittadine a primavera.
E scorre lieto e placido lo ruscelletto
guizzante di trote al primo ca
Che pensa un vecchio all'ultima sua riva?
Passata è l'onda della giovinezza:
rimane solamente la tristezza
di aver perduto ciò per cui gioiva.
E mentre il giorno suo così finiva,
segnando con le rughe la bellezza,
il vecchio rinnovava tenerezza
per quella vita che lenta sfioriva.
"Non torneranno a me gli affetti cari,
non rivedrò quel luogo tanto amato,
non sentirò le voci famil
Lo suono de le campane in festa si sente
fino a lo casale più lontano de lo paese,
lo don don da, stuzzicar fa l'amor ne la mente,
poi maturar pian piano pe' no' esse palese;
e no core co l'antro a l'unisono nun mente,
e accoppiatesi a la fin, è questione de no mese,
pe' sentir lo rogito primo de lo Esse vincente,
che a lo monno vene senza le dovute attese.
Germoglio, fiore piccino,
Io di parole sono a dieta stretta
Sillabe poche, verbi non conditi
Un'insalata di tempi ritriti
E per dessert sospir di paroletta
Taccio di giorno pria ch'io ben connetta
Un sì un no di notte dal sen fuggiti
Sanno tener a bada gli occhi arditi
Di due padroni e pia donzelletta
Ma cerco quella più dolce parola
Ch'al Vostro cor esprima meraviglia
A mente mia legando il tempo anda
Volto tuo leggiadro mentre lo miro
pe' lietezza sublime ch'io ne provo
lo core mio prenne lo volo
e como augell se posa a lo petto tuo;
sfregandomi lo arpiglio tiro
ma cilecca l'organo pumpante tosto
che nun se capezza e a tera cade morto
finché na gocia da n'ocio tuo nun prenne lo miro;
e lo ravviva palpitante novo
allor lo tuo prenne e lo fa suo
e du' cori in uno al fin trovo.
Questa sezione contiene una raccolta di sonetti