Grigia voraggine è l'cuore corroso
da Amore ch'è cemento e pietra e duro,
che m'offre da quel ciel di luna scuro
un gran rimorso di vista a ritroso.
Sul ciglio del passato doloroso
volgo la vista, ver quelli che furo
torbidi affanni ch'ancor oggi curo,
che brama di saper mi tien focoso.
Ripenso a quel color sbiadito e stanco
che l'anima di morte mi pittura,
ch'è spina ch
sappi - me disse - che la conoscenza
der vero o ciò ch'è solo na parvenza
sta scritta drento l'occhi de la gente
e solo lì la trovì veramente -
e come avesse detto na scemenza,
s'interuppe pe ride e restò senza
più parole e così prudentemente
s'azzittò pe sembrà più intelligente
poi co le mani pe cercà er bastone
che stava lì appoggiato a un angoletto
fece l'esame de
Mi attraversi la strada
Mi attraversi il cammino
con indescrivibile candore.
E di luce si inonda questo
che ora vedo come il cuore mio
che pulsa di vita,
che si stupisce di stupore,
che arrossisce e trema dilatandosi col tempo.
E pensare che,
poco prima, nello scendere,
l’ho trovato buio, vuoto nel suo cigolìo.
Spoglio e metallico: un ascensore.
Ripeto! Era il mio cuore.
Sopra il manubrio le mani piccine
nell'angolino le vecchie ruotine,
gli occhi sgranati che sembran fanali,
i suoi piedini attaccati ai pedali.
Con l'equilibrio però non si scherza,
prima va a destra, incespica, sterza
poi ci riprova, insiste, ritenta
cade, poi d'alza e ancor si cimenta.
Sorride mamma sull'uscio di casa
le molte ansie di colpo sparite
dorma la gatta sul prato: distes
Vorrei volar come aquilone
che rompe il filo e sale su pel cielo
nel sonno più profondo della notte
vorrei poter passar da vita a morte.
Questa sezione contiene una raccolta di sonetti