Da dritta no squillo de trombe lente
da manca na cavelleria avanza
no grido se fissa ne la mia mente
e corpi giaciono in abbondanza.
La follia ci porta all'arroganza
lo sangue da noi pur versato sente
e giustamente vendetta avanza
e al riattacco va immantinente.
Lo giorno cala il suo bel sipario
tutto tace eppure è ben tetro
sotto la luce lunare c'è Dario.
Che io tengo ne lo
Nei miei versi non c'è musica alcuna
Sono solo degli zirli di tordo
che avvicinano il dolce ricordo
degli affetti che il mio cuore raduna
La musica è nella notte bruna
perduta in quel mancato accordo
tra una mente lesta e un cor balordo
e nel tormento di un'età importuna.
Ma tu che sei un musico esperto
Dimmi esiste un suon senza clamore
Un tema scritto senza il suo concerto?
Tu che ogni notte mi sussurri
insegnandomi come volare
con ali senza chiodi, né ferri
né motore, né focolare
Tu che ogni notte m'ispiri
parole e storie così forti...
E poi quando arriva l'alba ti ritiri
verso tempi passati e idiomi morti
Tu che ogni notte m'illumini
come una luce, come il sole
che variando d'intensità fa variare le immagini
ed ogni immagine è così incantevole
Ho avuto molto e molto ho anche dato
a questa vita travagliata e strana
che è stata con me prodiga e puttana
e dopo avermi illuso e agevolato
il conto, a tradimento, mi ha mandato
e manda. E io ho pagato e pago, vana
che m'apparisse allora o solo arcana
adesso, e incerta, nel suo significato
questa vita stessa. Ma oggi il talento
o i sogni che avevo nell'adolescenza
più non ricordo
Donna crudel che in disperato manto
accogli quel sospir che più non mente
trattieni pur l'ombra ed il vano vanto
d'una guglia troppo alta e risplendente
Il desiderio è spesso un sogno infranto
di cui il cuore s'accorge raramente
se non vive là, in quello strano incanto
che porta a sospirare lentamente.
Quando il pensiero non è conoscenza
potrem girare noi intorno all'errore
m
Questa sezione contiene una raccolta di sonetti